la prima monografia sul sepolcro di iacopo sannazaro, uno dei monumenti più celebri del cinquecento, sia per la fama del protagonista – tra i poeti maggiormente ammirati e imitati d’europa – sia per l’eccezionale qualità e unicità delle sculture in marmo che lo compongono. lorenzo principi – in sette capitoli, una scheda filologica rigorosa e un’appendice documentaria puntuale – ripercorre la trama ricchissima del manufatto, realizzato tra il 1536/1537 e il 1541 da una équipe di artisti toscani guidata da giovan angelo montorsoli, che aveva avuto l’occasione di collaborare a lungo con michelangelo. questioni storiche come l’edificazione della chiesa di santa maria del parto a mergellina e la donazione ai servi di maria; o le vicende che portarono all’affidamento al montorsoli, le varie fasi esecutive e le città dove i marmi del sepolcro furono lavorati (carrara e genova). ma anche questioni stilistiche, quali la ricostruzione dei vari contributi degli artisti coinvolti. emerge anche il possibile ruolo avuto nella concezione del grandioso sepolcro dallo stesso sannazaro, che aveva competenze di architettura. una disamina iconografica del bassorilievo centrale, cuore del monumento, richiama il dibattito aperto sin dai tempi di giorgio vasari, con il supporto di una rassegna documentata della fortuna del sepolcro, tra fonti letterarie e attestazioni visive. completa il volume il contributo magistrale della campagna fotografica condotta ex novo da mauro magliani e barbara piovan.