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storia

/ dal 1980 al 1983: prismi

la prima cellula di artem prende forma nel 1980: per iniziativa di imprenditori napoletani con solido impianto nel tessuto economico italiano e internazionale, nasce prismi editrice politecnica napoli, proiettata in origine ad assecondare l’impegno dell’istituto italiano per gli studi filosofici di gerardo marotta. un apprendistato sotto le insegne del rigore scientifico [per redattore infallibile franco pugliese carratelli], dalla ristampa anastatica della copia con annotazioni autografe delle poesie filosofiche di tommaso campanella, alle collane dedicate al corpus reformatorum italicorum, direttori luigi firpo giorgio spini, e alla filosofia classica tedesca, direttori claudio cesaluigi pareyson valerio verra, al periodico semestrale, nouvelles de la république des lettres, fondato da paul dibon tullio gregory e diretto in seguito da marta fattori, marc fumaroli e tullio gregory.

 

/ dal 1983 al 2007: electa napoli

terminata una prima fase di sperimentazione, nel 1983 prismi dà impulso ad una collaborazione senza precedenti tra azionisti di respiro internazionale con solide radici nel territorio meridionale, e il gruppo leader dell’editoria d’arte in italia e in europa in questa stagione pionieristica, electa, assumendo dalla fondazione ogni responsabilità progettuale e operativa della nuova impresa: è l’atto di nascita di electa napoli. riscontri di mercato e riconoscimenti superiori alle previsioni più coraggiose – grazie anche all’impegno quotidiano di selezione sistematica di risorse, partner e forniture sul territorio – hanno incoraggiato ad ampliare progressivamente, da allora, il perimetro delle iniziative a tutto lo spettro dei prodotti e servizi per l’editoria, per la comunicazione integrata e per il turismo culturale: dalla progettazione e realizzazione di contenuti editoriali complessi [repertori sistematici su temi e personalità cruciali della cultura artistica del meridione, guide agili delle raccolte museali più rappresentative della campania, servizi e prodotti per le grandi mostre che hanno contribuito a riscoprire e rinnovare un’identità civile tra le più controverse e vitali dell’occidente e del mediterraneo, monografie sulle metamorfosi storiche, urbanistiche e architettoniche della metropoli ex-capitale, paesaggi della memoria della fotografia delle origini…], alle prime iniziative di qualità in edicola nel mezzogiorno, alle nuove frontiere della elaborazione di testi e immagini digitali in rete. venticinque anni, oltre mille titoli in catalogo, una bottega originale imperniata sulla sperimentazione permanente di scenari di innovazione sostenibili.

 

/ dal 2008 al 2020: arte’m

da questa esperienza poco comune, per divergenze non componibili [risolte con la separazione consensuale dall’azionista mondadori electa] sulla missione dell’impresa, prende forma arte’m, a marzo 2008: venticinque anni di saperi e passioni ‘dentro’, l’entusiasmo di un gruppo affiatato di professionisti sempre più in cerca di talenti e energie nuove, l’esercizio consolidato di un rapporto costi/tempi/benefici – dalla carta stampata ai servizi ‘certificati’ online – con pochi eguali nel panorama italiano e internazionale. non è per caso se, dai primi passi di questo nuovo corso, arte’m scelga l’identità di partner piuttosto che di fornitore d’occasione, proponendosi a istituzioni e imprese [soprintendenze del ministero dei beni culturali e del turismo che presidiano il territorio campano, FAI fondo per l’ambiente italiano, istituto nazionale per la grafica, università federico II, seconda università degli studi di napoli, luiss, kimbo cafè do brasil, fondazione ravello, napoli teatro festival, teatro di san carlo, conservatorio di san pietro a majella, fondazione mele, fondazione valenzi, deputazione di san gennaro, pio monte della misericordia, tarì, accademia di belle arti, intesa sanpaolo, goethe institut, pinacoteca provinciale di bari, provincia di lecce, banca di credito popolare, roma contemporary, osservatorio euro-mediterraneo e del mar nero, parco nazionale del vesuvio, fondazione mida, comune di napoli, regione campania, galleria di arte moderna di milano, scuderie del quirinale…] per condividere risultati, razionalizzare costi e investimenti, avviare prospettive durature di creazione di valore.
un cantiere plurimediale aperto – in grado di garantire soluzioni integrate ‘su misura’ ad ampio spettro, grazie anche ai partner ‘di eccellenza’ del consorzio aion – , che ha ottenuto negli ultimi anni riconoscimenti di grande rilievo [nuovi allestimenti multimediali di pompei e ravello, servizi di valorizzazione nelle aree archeologiche di pompei, ercolano, paestum, padula, gam milano, scuderie del quirinale…].
il trasferimento nella ‘periferia’ orientale di napoli, a valle del vesuvio [milleduecento metri quadri, area ricerca, biblioteca, formazione permanente, incubatore di start up…], esprime con chiarezza la vocazione imprenditoriale, sociale e civile di “un laboratorio di volenterosi che, in trenta anni di impegno sotto sigle complementari e diverse, prismi, electa napoli, arte’m, non hanno mai smesso di essere grati alla provvidenza per l’angolo di mondo, naturale e umano, in cui sono stati chiamati ad operare” [dalla presentazione di napoli dentro\inside].

 

/ dal 2021: artem + artem 4.5

al compimento di quaranta anni di una storia impressa in ogni molecola del nostro patrimonio genetico di impresa, orgogliosi di radici così profonde e ramificate, prosegue il cammino in direzione delle responsabilità nuove e delle opportunità che la crisi internazionale di modelli di sostenibilità, ben oltre la pandemia, sollecita.

cambia il nome, come avrebbe suggerito massimo troisi: da prismi editrice politecnica napoli – marchio commerciale arte’m – alla sintesi ‘pura’, artem [senza più apostrofi e trattini a complicare la comprensione e l’uso del marchio]. identici i valori imprenditoriali, il capitale umano, lo spirito di squadra.

emblema e motore del nuovo corso, dal 2021, lo spin off societario artem 4.5, una start up ‘nativa digitale’ con la missione di esaltare open innovation, agenda digitale, green deal, human centered design, ovvero di accelerare, grazie anche alle convergenze con i partner del consorzio aion, i processi di implementazione tecnologica ‘totale’ già seminati.

una rivoluzione digitale agile, strutturata per obiettivi e correttivi permanenti, saldamente ancorata ai ‘mestieri dei contenuti’, alla sapienza selettiva e narrativa della ‘casa editrice’ delle origini.

 

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