“se vi è capitato di visitare un museo in cui erano esposti degli strumenti musicali, forse vi sarete chiesti quali suoni emettessero, nutrendo la speranza di poterli sentire prima o poi. sarebbe davvero fantastico sentirli suonare! […] gli obiettivi del progetto sono stati far conoscere al pubblico i suoni emessi dagli oggetti musicali e sonori del messico antico […]. sottolineare la capacità di osservazione e la conoscenza della natura degli artisti che crearono e svilupparono gli strumenti sonori o musicali. far vivere al pubblico l’esperienza di un’immersione nel passato attraverso le immagini e le narrazioni raffigurate nei manoscritti che precedono il contatto con gli spagnoli” [frida montes de oca fiol, curatrice]
attraverso ricerche storiche e analisi rigorose dei reperti antichi, i piccoli oggetti decorativi precolombiani raffiguranti animali o figure umane si rivelano strumenti musicali sorprendenti e fantasiosi: flauti a doppia, tripla e quadrupla camera, raffigurazioni di divinità, musicisti, danzatori e animali, strumenti ricavati da ossa umane e carapaci di tartaruga. un viaggio attraverso le sonorità di una civiltà sepolta, una musicalità ricca di sfumature che incrocia materia, suono e danza con i rituali sacri dei popoli amerindi del messico antico.
catalogo della mostra tlapitzalli. riti e suoni del messico antico, dal 29 luglio al 25 settembre 2024 alle scuderie del quirinale a roma.