in uno dei siti più frequentati al mondo, ma anche meglio conservati dell’antichità, si tende a raccontare una storia parziale, minoritaria, dimenticando sistematicamente e per ragioni diverse (per tradizione degli studi, abitudine, difficoltà a recuperare i dati, eccetera…) le vicende dei più. […] si attraversa la città passando da un’importante domus all’altra, da un edificio pubblico a un altro, superando distrattamente e tralasciando una miriade di spazi indistinti, privi di connotati, che però esistono e completano la trama urbana. e le persone che vi hanno vissuto e operato, ugualmente dimenticate, costituivano il tessuto sociale della pompei del I secolo d.c., la maggioranza della popolazione. gettando uno sguardo inconsueto sulla città antica, l’altra pompei rappresenta un atto di memoria verso questa maggioranza, uno sforzo di immedesimazione e per certi versi di immaginazione, condotto scavando nella massa indistinta che definiamo genericamente come ceti umili, classi medio-basse, per tirare fuori le persone e le loro storie, setacciando le unità abitative alla ricerca di quei luoghi muti che hanno ripreso vita. [dalla prefazione di silvia martina bertesago, gabriel zuchtriegel]
catalogo della mostra presso il parco archeologico di pompei dal 15 dicembre 2023 al 15 dicembre 2024