sotto il segno di marcel proust, il nuovo appuntamento del semestrale zeusi “nel tempo … equivale a un varco, a un’apertura, a una ricerca … di ciò che, fluendo incessantemente, senza il nostro impegno editoriale e intellettuale sarebbe vano tentare di fermare, e si perderebbe. da quando, nel 2014, ideammo e fondammo la nostra rivista, sono stati parecchi i numeri che abbiamo dedicato a quanto era interpretabile come spazio: natura, musei, abitare, architettura. dire tempo, ora, ci getta forse in una zona indefinibile ? non credo. anche ciò che con una certa timorosa reverenza chiamiamo “tempo”, soprattutto quando accompagnato dalla preposizione “nel”, possiede infatti una sua forma, le coordinate di uno spazio, di un perimetro con tanto di bordi, di confini. e dunque, di sconfinamenti. lo si vive, lo si abita, questo è certo, con impazienza…”. [dall’editoriale di marco di capua]