“napoli è una città che ha la struttura di un romanzo” [tahar ben jelloun].
lo sguardo di un maestro dell’illustrazione contemporanea, turista per partecipazione interiore, esorcizza l’oleografia con il talento della naturalezza. vedute insolite e abusate, volti noti senza tempo interrogano l’enigma della ‘napolitudine’, il groviglio di umori, di pietre, di persone che oltrepassa le cronache effimere.
a margine, il soccorso discreto di citazioni illustri e testimonianze di uomini comuni di valore.