tradotto e annotato da Stefano de Caro
“il libretto che segue è la traduzione, la prima in italiano, di un testo piuttosto famoso tra chi studia le gemme incise antiche e moderne, e, al tempo stesso, un punto di riferimento obbligatorio della letteratura “libertina” del settecento, con tutte le sue implicazioni filosofiche, artistiche, politiche… un tempo si riteneva che la quasi totalità delle immagini che corredano questo testo fossero di totale invenzione di d’hancarville, anche perché, pur presentandole come pietre reali di cui cita i dati gemmologici, solo molto raramente egli riporta la sua fonte. oggi, col progresso degli studi e le ricerche nelle dattilioteche sette e ottocentesche, si comincia invece a pensare che molte di esse possano essere disegni di gemme reali, antiche o moderne, che d’hancarville aveva avuto modo di disegnare. le gemme di tema erotico, ora rinominate “spintrie”, costituivano da alcuni secoli la parte più consistente di molte collezioni”. [stefano de caro]
sommario
sfoglia le prime pagine