sulla soglia degli inferi, per scoprire il suo destino, enea porta in dono a proserpina, regina dell’oltretomba, un ‘ramo d’oro’ [di vischio, mirto, o forse una spiga di grano, come suggerisce giambattista vico]. il mito racconta che l’ingresso all’ade fosse proprio nei campi flegrei, dove la sibilla, dalla sua dimora oscura, affidava al vento e alle foglie i suoi oracoli.
da queste radici, nel 2019, prende forma il progetto alla ricerca del ramo d’oro del collettivo partenopeo opus continuum, a partire da una mappa dei campi flegrei pubblicata nel 1825 da andrea de jorio a corredo del suo singolare viaggio di enea all’inferno ed agli elisii: un viaggio su un doppio binario – uno strettamente legato al mito ed alla storia del territorio, l’altro inteso come una discesa nel nostro personale ‘sottosuolo’ –, otto artisti all’opera tra le pietre di tufo su cui è incisa la nostra memoria, protagonisti della mostra pittorica e fotografica ospitata nelle sale del castello di baia grazie alla collaborazione con il parco archeologico dei campi flegrei. “una missione complessa e una visione articolata che necessita di una nuova ‘alleanza’ culturale e comunitaria per avvicinare, mediare e interpretare luoghi della memoria usando la forza espressiva del linguaggio contemporaneo” [dall’introduzione di fabio pagano, direttore del parco archeologico dei campi flegrei].
catalogo della mostra presso il museo archeologico dei campi flegrei nel castello di baia dal 25 marzo al 21 maggio 2023.