eseguita una sola volta – in registrazione radiofonica – nel novecento, la fedra ha aperto al massimo bellini di catania le celebrazioni per il bicentenario di giovanni paisiello (1740-1816). oltre alle sue qualità di compositore tragico, la fedra mostra anche la “grande vitalità novatrice” dell’autore nell’inserire, di concerto con mozart e haydn, forme nate per l’opera buffa in un testo drammatico. con quest’opera, composta nel 1788 per il real teatro di san carlo su testo dell’abate salvoni, “il genio del grande compositore si afferma e soprattutto la creazione del personaggio di fedra è un grande risultato drammatico e musicale”.